martedì 2 febbraio 2010

Lo Yoga in gravidanza

Lo Yoga è la ricerca dell’armonia tra mente e corpo, un’esigenza che con la maternità diviene davvero fondamentale; infatti, riuscire a rilassarsi mentalmente durante il periodo della gravidanza, è ciò che tutte le future mamme vorrebbero.
E’ importante ricordare che lo Yoga non è una semplice ginnastica, né una tecnica di autocontrollo ma una profonda guida all’ascolto di sé. Il suo obiettivo, per tutta la durata dei nove mesi, è sia quello di creare le condizioni ideali per raggiungere uno stato di totale relax sia quello di costruire un sereno percorso di preparazione al parto.

Perché praticarlo

E' stato dimostrato da ricerche scientifiche, che praticare Yoga in gravidanza diminuisce sensibilmente i tempi del travaglio e la possibilità di far nascere sottopeso il proprio bambino.
Più in generale aiuta ad affrontare meglio i cambiamenti fisici che possono manifestarsi durante i nove mesi, come ad esempio eventuali disturbi alla colonna vertebrale dovuti alla diversa postura, nausea, gonfiori, senso di pesantezza, disturbi della digestione e difficoltà nella respirazione dovuta alla limitazione del movimento del diaframma.
Lo Yoga, inoltre, aiuta la donna a ritrovare serenità ed equilibrio, in quanto dal punto di vista psicologico può capitarle di vivere stati di timore o di ansia.
Infine, la pratica favorisce l'ascolto del corpo e dei suoi bisogni e ciò lo rende disponibile e ricettivo alla nascita del bambino.

Effetti dello Yoga

Lo Yoga ha molteplici effetti positivi sulla donna; scopriamo insieme quali sono:

- favorisce il concepimento: regola le funzioni fisiologiche, ovulazione compresa, ristabilendo l’equilibrio psicofisico. Le donne di oggi soffrono di irregolarità mestruali ed ovulatorie a causa dello stress e della vita frenetica che sono costrette ad affrontare ogni giorno; di conseguenza, per favorire il concepimento, è essenziale uno stile di vita corretto.

- ossigenazione: libera dalle tensioni muscolari e migliora la respirazione, aumenta l’ossigenazione del sangue e del bambino.

- elasticità: rende la zona del perineo, che sostiene anche l’utero, più elastico in modo tale da permettere il passaggio del piccolo al momento del parto il meno difficoltoso possibile.

- postura: con l’avanzare della gravidanza, il bacino tende a spostarsi in avanti e ad aumentare la curva lombare; da questo ne conseguono disturbi legati alla compressione delle radici nervose lungo la colonna vertebrale. Lo Yoga aiuta a distribuire bene il peso, a raddrizzare la colonna e a riconoscere ed evitare posture rigide.

- tono: tonifica i muscoli in una fase in cui l’assetto ormonale influisce sul rilassamento delle articolazioni.

Nessuna controindicazione!

Se ben condotto, lo Yoga non ha nessuna controindicazione in gravidanza!
Questo perché i suoi esercizi si basano sull’assenza di sforzo e sulla ricerca dell’equilibrio.
Durante i primi tre mesi, è ispirato a posizioni che favoriscono il rilassamento, la capacità contenitiva dell’apparato genitale e l’equilibrio di quello renale; nei mesi successivi, le posizioni favoriscono la ripresa della contrattilità uterina per lo svolgimento del parto.

Anche dopo la nascita del bambino, lo Yoga può rivelarsi di massima utilità, permettendo alla mamma e al neonato di ritagliarsi dei piccoli spazi fondamentali per mantenere l’equilibrio interiore e rigenerare l’organismo. In questo modo, ogni momento trascorso a stretto contatto con il proprio piccolo, quali possono essere passeggiate, allattamento o nanna, sarà guidato da totale armonia e benessere.


Avete mai frequentato un corso di Yoga pre-parto? O vi siete trovate meglio nello svolgerlo da sole a casa? Condividete le vostre esperienze!

0 commenti:

Posta un commento